La "violacciocca della Majella" (Erysimum majellense) è una pianta erbacea perenne,
alta fino a 22 cm (fino a 26 cm alla fruttificazione), con rizoma
ramificato dal quale emergono foglie in rosette sterili formanti un
tappeto, spesso con residui disseccati di foglie o infiorescenze
precedenti. Ha un fusto eretto o incurvato-ascendente, ramificato
soltanto alla base, con tunica ben sviluppata.
Le foglie della rosetta di questa graziosa piantina sono picciolate,
intere, spatolate o lineari-spatolate (larghe fino a 3,2 mm, lunghe fino
a 30 mm) e ristrette alla base; le 4-9 foglie cauline sono spaziate,
sessili, intere, eretto-patenti, da lineari a lineari-spatolate (larghe
fino a 6 mm, lunghe fino a 57 mm) e acute.
In estate produce infiorescenze semplici, poco allungate, composte da
3-15 fiori molto profumati, con peduncoli lunghi fino a 3 mm, fino a 6
mm alla fruttificazione.
I fiori hanno:
4 petali cuneati, gialli, pelosi esternamente;
sepali lanceolati o lineari-spatolati,
larghi
fino a 2,2 mm, lunghi fino a 13 mm;
stilo lungo 1,5-3 mm, progressivamente allargato nella siliqua;
uno stimma capitato.
Il frutto dell'E. majellense è una siliqua eretto-patente lunga
fino a 9 cm.
Pianta endemica delle montagne calcaree abruzzesi, laziali e molisane,
vive in prati aridi e pendii rupestri, da 1100 a 2400 m s.l.m.