Questa simpatica orchidea,
alta fino a 40 cm, con fiori il cui labello somiglia al corpo di una scimmia (da cui deriva l'epiteto
specifico, dal latino simia = scimmia), ha
due rizotuberi ovali ed un fusto eretto e robusto, verde bruno.
È provvista di
una rosetta di 3-6 foglie basali patenti (le interne più erette ed
abbraccianti il fusto), ovato-lanceolate, lunghe fino a 15 cm; talvolta
anche di 1-2 foglie cauline bratteiformi, inguainanti
il fusto.
Tra aprile e
giugno sviluppa una corta infiorescenza, abbastanza densa, inizialmente
cilindrica, poi ovoide, con brevi brattee appuntite, biancastre o
verdastre ed 8-20 fiori, relativamente grandi, che si aprono ad iniziare
dalla sommità dell'infiorescenza (caratteristica unica tra le orchidee
italiane), costituiti da:
un casco formato dai 3 tepali esterni, ovato-lanceolati ed appuntiti,
saldati alla base, biancastri con striature violacee;
2 tepali interni simili a quelli esterni (ma un po' più piccoli),
nascosti sotto il casco;
un labello
biancastro con macchie purpureo-violacee, cosparso di ciuffi di peli color porpora nella sua parte mediana, trilobato, a lobi stretti e allungati, i laterali
viola, arrotolati su sè stessi (simulanti le braccia di una scimmia),
il lobo mediano più lungo e nastriforme e diviso in 2 lobuli lineari
(simulanti le zampe), viola, divergenti e ricurvi verso l'alto, separati
da un dentino (simulante la coda);
un corto sperone cilindrico, biancastro, orizzontale o discendente;
gimnostemio eretto, rosa chiaro, con antera ovoide violacea.
I frutti dell'O. simia sono delle capsule con 6 costolature,
contenenti numerosi, piccoli semi.
Presente in quasi tutte le regioni italiane (assente soltanto nella
Valle d'Aosta e nelle Isole), vegeta in
garighe, cespuglieti, incolti e boschi radi, fino a 1800 m.
s.l.m. Predilige substrati calcarei.