Il nome del
genere
deriva dal latino parnassus (Parnaso); il Parnaso era una
montagna della Grecia sacra ad
Apollo, considerata sede della bellezza e della grazia, luogo ideale per
una pianta bella come Parnassia palustris!
La parnassia è una pianta erbacea perenne alta fino a 30 cm, dotata di
breve rizoma sotterraneo rossiccio da cui si elevano le foglie e il
fusto fiorifero.
Il fusto, eretto, semplice, con 5 angoli acuti, sub-bulboso alla base e
provvisto (quasi sempre) di una sola foglia, produce un singolo fiore
che s'innalza al disopra delle numerose foglie basali.
Le foglie basali, raccolte a rosetta e lungamente picciolate, sono
ovato-cordate, ottuse all'apice e dotate di una nervatura palmata.
La foglia caulina, semplice, è sessile ed abbracciante il fusto nella
sua porzione inferiore.
Fiorisce nei mesi estivi.
Il fiore, del diametro di circa 2 cm, emana un lieve profumo di miele;
ha 5 sepali lanceolati persistenti, 5 petali bianchi ellittici,
appuntiti o retusi, con evidenti nervature verdognole arcuate e
convergenti, 5 stami con apice ornato da ghiandole giallastre alternati
a 5 staminoidi sterili frangiati di numerose ghiandole gialle.
Il gineceo è composto da 4 carpelli, un ovario supero uniloculare e 4
stigmi.
Il frutto è una capsula ovoide che a maturità si fende apicalmente in
quattro parti, liberando semi ellittici a forma di ala.
Abbastanza comune sull'Arco Alpino e nell'alto Appennino, più rara
nell'Appennino centrale e campano e sui monti della Sardegna, prospera
nei prati umidi, nei terreni palustri, presso sorgenti e ruscelli, dai
300 m (nel Nord Italia) fino ad oltre 2000 m s.l.m.
È una pianta officinale.